
Ipnosi per ricordare
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Tutti noi abbiamo vissuto l’esperienza di dimenticare qualcosa: dalle cose più banali, come per esempio “dove ho messo le chiavi di casa?” oppure “dove ho lasciato i miei occhiali?”, fino alle cose molto più significative, come l’aver rimosso qualche evento accaduto durante l’infanzia o un trauma. La nostra mente inconscia lavora anche per proteggerci, quindi talvolta le esperienze che rimuoviamo rientrano in un meccanismo adattivo che viene messo in atto in modo automatico. Non è detto però che i ricordi sepolti sotto la cenere della nostra memoria non agiscano comunque nel nostro modo di essere, di vivere, di relazionarci: in questi casi potrebbe essere utile rispolverarli un pò e riportarli ad un livello di consapevolezza, mentre in altri casi può essere più utile rimanere nel presente. L’ipnosi ha tra i suoi fenomeni più caratteristici proprio l’amnesia e l’ipermnesia, ma vediamoli meglio nelle loro peculiarità. L’amnesia e l’ipermnesia sono due fenomeni ipnotici opposti, e la loro comparsa può dipendere dalle caratteristiche del soggetto e dalle suggestioni che l’ipnotista offre, che possono favorire l’uno o l’altro in base alla loro utilità in funzione all’obiettivo terapeutico. L’amnesia è la possibilità di dimenticare alcune informazioni: in ipnosi è abbastanza frequente l’amnesia spontanea, per cui la persona che è stata ipnotizzata una volta riorientata non ricorda bene i contenuti della trance. L’ipermnesia è invece il fenomeno per cui la persona in trance riesce a ricordare alcuni eventi accaduti nel passato in modo anche molto dettagliato: due fenomeni che si basano su questa capacità sono la regressione e la rivivificazione, in cui la persona può ricordare o addirittura rivivere un episodio del passato. Sfruttando queste potenzialità della nostra mente, l’ipnosi può effettivamente aprire una finestra nel passato, ma va sempre ricordato che la memoria ricostruisce, aggiunge, toglie, non è come un nastro di un film che rimane invariato nel tempo. E’ importante sapere, dunque, che lavorare con la memoria significa anche poter ritrovare dei ricordi un pò modificati rispetto alla realtà dei fatti.
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